venerdì 25 giugno 2010

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Parigi (o cara)
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Per cercare le stelle
chiuse nella tua mano,
quante volte nel buio
io l'ho stretta ma piano,
trovai forse mille,
forse più parole,
cantai così tanto
che la notte gridò
che così non vale,
non è più amore,
e il sole di maggio
ricomincia a bruciare
non aspetto i tuoi passi,
non le guardo le scale
di quando partivi
senza più tornare,
adesso ritorni
e ora che mi parli
sai che mi perdi.
Fino a quando mi lasci,
fino a dove mi aspetti
sono tanti i miei giochi
per passare le notti,
ma dopo ogni notte
riapro e richiudo la porta
e fuori è già l'alba,
non c'eri
e non c'è nessun'altra
eri la sola.
E cammina solo per i tuoi occhi,
li vedevo vicini,
ma era un gioco di specchi
forse fu in sogno,
o forse era vero
quello che sognavo
ed io non c'ero.
Parigi è lontana
ma oramai ci so arrivare
io la vedo e tra un momento
la potrò toccare.
Parigi è vicina,
è una stella nella sera
dove fuggono i ricordi
di una notte scura
e vanno via.
Parigi è lontana
è una luce sopra il mare
è l'amico che hai lasciato
e che ti sa aspettare.
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By Roberto Vecchioni
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1 commento:

Alianna ha detto...

Per chi ama sognare in fondo Parigi non è così lontana..può essere anche molto vicina al cuore di chi ama. Parigi e l'amante e il luogo perfetto dell'amore.

Bacioni e buon fine settimana.

Alianna